sabato 18 febbraio 2012

pic-nic al Parco degli Acquedotti.....ovvero come sentirsi al centro del mondo a poche pedalate da casa!!!

In compagnia della persona giusta......la bicicletta, uno stupendo parco, il sole,  un panino consumato allo scrosciare di una piccola cascata...della serie: ......come sentirsi al centro del mondo in uno dei tanti luoghi suggestivi di questa meravigliosa città.






.......se poi ci si imbatte  in cittadini che a titolo volontaristico ( VOLONTARI PER LA TUTELA E LA CONSERVAZIONE DEL PARCO DEGLI ACQUEDOTTI - ROMA - ONLUS ) si danno da fare da anni per riqualificare diverse aree del Parco degli Acquedotti, e che riescono, con i pochi mezzi a loro disposizione, a far emergere anche un tratto delle prime strade (l'antica via latina) costruite dall' Impero Romano....la giornata  oltre che piacevole diventa straordinariamente interessante!!!!!

venerdì 10 febbraio 2012

"SALVIAMO I CICLISTI" ... CAMPAGNA LANCIATA DAL BLOG:http://piciclisti.wordpress.com

"SALVIAMO I CICLISTI" ... CAMPAGNA LANCIATA DAL BLOG:http://piciclisti.wordpress.com

8FEB
Gentili direttori del Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, il Sole 24 Ore, Tuttosport, La Nazione, Il Mattino, Il Gazzettino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Il Secolo XIX, Il Fatto quotidiano, Il Tirreno, Il giornale di Sicilia, Libero, La Sicilia, Avvenire.
La scorsa settimana il Times di Londra ha lanciato una campagna a sostegno delle sicurezza dei ciclisti che sta riscuotendo un notevole successo (oltre 20.000 adesioni in soli 5 giorni).
In Gran Bretagna hanno deciso di correre ai ripari e di chiedere un impegno alla politica per far fronte agli oltre 1.275 ciclisti uccisi sulle strade britanniche negli ultimi 10 anni. In 10 anni in Italia sono state 2.556 le vittime su due ruote, più del doppio di quelle del Regno Unito.
Questa è una cifra vergognosa per un paese che più di ogni altro ha storicamente dato allo sviluppo della bicicletta e del ciclismo ed è per questo motivo che chiediamo che anche in Italia vengano adottati gli 8 punti del manifesto del Times:
  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
  3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
  4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
  5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
Cari direttori, il manifesto del Times è stato dettato dal buon senso e da una forte dose di senso civico. È proprio perché queste tematiche non hanno colore politico che chiediamo un contributo da tutti voi affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.
Vi chiediamo di essere promotori di quel cambiamento di cui il paese ha bisogno e di aiutarci a salvare molte vite umane.
Chiunque volesse contribuire al buon esito di questa campagna può condividere questa lettera attraverso Facebook, attraverso il proprio blog o sito, attraverso Twitter e, ovviamente, inviandola via mail ai principali quotidiani italiani.

venerdì 3 febbraio 2012

se andrò a votare..voterò per il movimento 5 stelle

- perchè sono davvero stanco e voglio dare un voto di protesta e far capire ai nostri politicanti che è arrivato il momento di cambiare non a caso  e' già riuscito ad influenzare i pochissimi cambiamenti messi in atto dai "vecchi" partiti e ad influenzare molti punti dei loro programmi;
 - perchè spero che dia il colpo di grazia alle  ideologie preconcette della destra e della sinistra e insabbi definitivamente il clima da   stadio della politica attuale...  riscrivendo le regole e i comportamenti
- è l'unico che, al momento, puo' far entrare nel parlamento dei candidati che non siano, direttamente o indirettamente, allacciati al potere economico, nessun candidato allacciato alle banche, nessun candidato allacciato al mondo della finanza, nessun candidato allacciato al sistema marcio dell'informazione (tv e stampa asserviti al potere politico-finanziario);
- perchè i candidati potranno essere eletti solo per 2 legislature per poi ritornare tutti alle loro attività quotidiane come un cittadino qualunque  eliminando di fatto la figura professionale del politicante  attaccato per decenni alla poltrona e ai privilegi;
- a molti puo' sembrare poco ma è l'unico che rispetta la città essendo contro l'affissione degli  inutili e degradanti manifesti abusivi;
- al momento è l'unico che rifiuta di fatto milioni di euro del finanziamento ai partiti;
- è l'unico dove i candidati si sono realmente ridotti i compensi (vedi regione sicilia );
- è l'unico che dimezzerà gli stipendi e il numero dei parlamentari di camera e senato;
- è l'unico che, ricevendo anche i voti di protesta, ha concretamente la possibilità di divenire il primo partito e vincere le elezioni 2013 mandando finalmente a casa molte facce note della "vecchia "classe politica;
- è l'unico che dimezzerà i privilegi della classe politica italiana (auto blu, mense gratuite, biglietti gratis, vacanze e cene  pagate con soldi pubblici);
- in ultimo condivido molti punti del suo programma (che non è poco);
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